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Nel villaggio di Chalna i missionari riminesi aiutano 350 bambini e 80 disabili (Il Corriere di Rimini, 24 marzo 2004)

Quando una piccola casa in muratura è un lusso quasi impensabile... Un'affermazione che non è un'iperbole retorica, ma la realtà quotidiana di un paese poverissimo come il Bangladesh. Qui da alcuni anni opera anche la missione condotta da alcuni italiani e, tra questi, tre riminesi: Rudy Bernabini, Franca Mencarelli e Sara Foschi appartenenti all'associazione Papa Giovanni XXIII.
Grazie al rapporto che la lega alla diocesi riminese, la missione di Chalna è stata inserita tra le iniziative che beneficeranno degli aiuti del Campo Lavoro missionario. L'obiettivo è quello di edificare una casa parrocchiale per le varie attività della chiesa. A Chalna, infatti, esiste già una modestissima chiesa gestita da un sacerdote locale e ciò nonostante che quella cattolica sia solo una piccola minoranza religiosa: in tutto il paese i cattolici sono lo 0,2% della popolazione: 300 mila persone su un totale di 134 milioni di abitanti.
Nel villaggio di Chalna vivono più di 80 persone ospitate in un agglomerato di cinque casette. I missionari operano con iniziative che non si esauriscono nell'attività evangelica: vengono distribuito pasti gratuiti ai 350 bambini, in maggioranza mussulmani, che frequentano la scuola pubblica; viene stipendiata un'insegnante che segue i bambini che non possono raggiungere la scuola nella stagione delle piogge; ai circa 80 disabili, anziani, orfani e ragazze madri con problemi psichici viene offerta assistenza medica e psicologica; inoltre i missionari cooperano alla costruzione di un centinaio di casette sull'argine del fiume. La loro attività favorisce anche un'emancipazione dell'economia locale e delle attività commerciali come quella legata ai rischiò.

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