Chi siamo

Non ci sono due crisi separate, una ambientale e un'altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale. Non possiamo fare a meno di riconoscere che un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull'ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri.

Papa Francesco

  • Il Campo Lavoro missionario è un'opera di solidarietà ed ecologia integrale, una risposta appassionata al grido della terra e al grido dei poveri.

    Nato nel 1980 come piccola raccolta di abiti usati e carta straccia per sostenere un missionario impegnato in Zambia, oggi il Campo Lavoro è una comunità di centinaia di persone volenterose che donano il proprio tempo e il proprio lavoro per l'altro e per il pianeta.

    Le cose che noi, nella nostra società scartiamo trovano nuova vita e assumono nuovi valori: i materiali accumulati nei piazzali e nei magazzini tutto l'anno e durante la grande raccolta sono rivenduti nei mercatini oppure avviati al riciclo; il ricavato è devoluto a sostegno dei progetti missionari diocesani in tutto il mondo.

    Così abiti usati e rottami si trasformano in scuole, medicine, laboratori, dormitori ed altre opere di solidarietà. È questo un modo creativo per restituire agli ultimi ciò che la nostra società "benestante" ha loro sottratto.

    Il Campo Lavoro missionario è anche una forte provocazione alle nostre vite: ci chiede con urgenza di educarci a stili di vita più sobri e rispettosi, nella consapevolezza che è necessario Cambiare noi per cambiare il mondo.

  • Mission

    Il Campo Lavoro missionario promuove la cultura della solidarietà e dell'ecologia integrale.

    Il Campo Lavoro missionario finanzia e sostiene progetti missionari diocesani nei cinque continenti.

    Il Campo Lavoro missionario contribuisce al rispetto ed alla tutela della casa comune anche attraverso la raccolta di materiali usati o di scarto e all'avvio di questi alle filiere del riuso e del riciclo.

    Il Campo Lavoro missionario educa grandi e bambini sui temi della missionarietà, della pace e dell'amicizia tra i popoli, dell'ecologia e della cura dell'altro e del creato.

    Il Campo Lavoro missionario è una gioiosa esperienza di incontro tra persone, uomini e donne che indossano i guanti insieme per fare un'opera di bene, senza distinizioni di credo e religioni. In questo senso il Campo Lavoro missionario è un'esperienza di Chiesa in uscita.

  • MANIFESTO

    la carta dei valori

    Quello in cui crediamo, ce lo siamo detti in 4 parole... nella nostra carta dei valori

Intendiamo il termine MISSIONE nella sua accezione cristiana. Missione è anzitutto il luogo in cui il messaggio dell’amore del Padre viene trasmesso a tutti, senza distinzioni. Essere missionario è farsi ultimo con gli ultimi.

Missionario è quindi ogni persona che con spirito di servizio si sporca le mani per gli ultimi, sia che si trovi in terra di missione, sia che contribuisca nel piccolo del suo quotidiano.

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Noi tutti coinvolti nel Campo Lavoro missionario ci impegniamo a portare l'essenzialità nei nostri quotidiani STILI DI VITA. Durante le attività del Campo ci troviamo faccia a faccia con la cultura dello scarto che caratterizza il mondo cosiddetto avanzato.

Il Campo Lavoro si propone di educare ad una limitazione dell'impronta ecologica e ad un atteggiamento critico nei confronti delle scelte di consumo

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Quella che anima il Campo Lavoro missionario è una COMUNITÀ partecipativa e coinvolgente, una community di persone che semplicemente si riconoscono in questi valori.

Il Campo Lavoro è una testimonianza concreta di gioia, condivisione e voglia di collaborare.

Più in generale il Campo Lavoro promuove l’inclusione e la valorizzazione di ogni tipo di diversità, fondando le relazioni sul rispetto reciproco, sulla fratellanza e sull’equità.

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Tutti i valori qui espressi trovano concretizzazione nel LAVORO, che è impegno, costanza, fatica.

La fatica ed il sacrificio che si sperimentano in tutte le attività del Campo Lavoro missionario non sono mai di singole persone, ma sempre condivise, con spirito di partecipazione.

Nel nostro lavoro c’è spazio per tutti: ogni carisma, ogni talento può davvero trovare un suo spazio

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Intendiamo il termine missione nella sua accezione cristiana. Missionario è colui che è mandato (dal latino mittere, mandare), mandato da Dio. Missione è anzitutto il luogo in cui il messaggio dell’amore del Padre viene trasmesso a tutti, senza distinzioni di ogni genere ed attraverso gesti di vicinanza concreta. Essere missionario è farsi ultimo con gli ultimi.

«Il messaggio cristiano appare come un annuncio che non può risuonare solo nel segreto della coscienza o all’interno di spazi sacri (…). Esso dev’essere portato là dove gli uomini vivono, lavorano e operano per il bene comune» (F. Moraglia). In questo senso il Campo Lavoro missionario vuole configurarsi come un esempio di Chiesa in uscita, secondo la definizione di papa Francesco: «una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze (…), mentre fuori c’è una moltitudine affamata e Gesù ci ripete senza sosta: ‘Voi stessi date loro da mangiare’ (Mc 6, 37)» (Papa Francesco).

Missionario è quindi ogni persona che con spirito di servizio si sporca le mani per gli ultimi, sia che si trovi in terra di missione, sia che contribuisca nel piccolo del suo quotidiano.


Dalla terra di missione…

I missionari che operano nel mondo vivono talvolta un senso di solitudine. Essi si trovano a portare avanti impegnativi progetti di contrasto alla povertà senza che spesso il loro lavoro sia conosciuto e sostenuto da casa. Per questo il Campo Lavoro intende essere vicino a tutti i missionari nel mondo anzitutto attraverso la conoscenza della loro realtà e l’informazione sui contesti in cui operano. È questo un gesto di prossimità rispetto alle difficoltà e alle sfide che essi devono affrontare insieme alle persone che sono chiamati a servire.

Questa prossimità si concretizza con la devoluzione di un sostegno economico, ma non solo. Intendiamo fare da tramite nella comunicazione tra le terre di missione e la nostra realtà riminese, in collaborazione con l’Ufficio missionario diocesano.


Gli aiuti che il Campo Lavoro devolve alle missioni sono sempre finalizzati a progetti che promuovono lo sviluppo dei popoli in senso umano, sociale ed economico, nel rispetto dei loro valori culturali. Non vogliamo limitarci al mero assistenzialismo. Per questo ci impegniamo a mantenere un dialogo costante con le terre di missione, per condividere reciprocamente i successi e le fatiche.


... al Campo di missione…

Il campolavoratore è lui stesso missionario, in quanto si mette in gioco a servizio degli ultimi del mondo e della porta accanto. Durante le attività del Campo Lavoro si vivono le stesse dinamiche di inclusione, accoglienza, pace che si vivono nelle terre di missione. Il campolavoratore vive una missionarietà contagiosa, che accoglie tutti gli uomini e le donne che si riconoscano in questi valori, senza distinzioni di credo o pensiero politico. Il Campo Lavoro è a tutti gli effetti una chiamata alla missione.

Dalla conoscenza e dall’informazione su quanto accade in terra di missione deriva una riflessione sui nostri stili di vita, che stimola una voglia di cambiamento anche della nostra realtà locale.

La povertà può essere assunta quale valore nella propria vita quotidiana qualora non la si intenda come miseria, ma come ricerca dell’essenzialità.


Siamo consapevoli che prima di cambiare il mondo occorre cambiare noi stessi.

Noi tutti coinvolti nel Campo Lavoro missionario ci impegniamo a portare questa povertà nei nostri quotidiani stili di vita. Durante le attività del Campo ci troviamo faccia a faccia con la cultura dello scarto che caratterizza il mondo cosiddetto avanzato. Ciò ci spinge a mettere in discussione fortemente questo stile di vita, tutt’altro che sobrio ed essenziale, che va a discapito dei tanti abitanti di questo mondo che non hanno neanche il necessario per il sostentamento.


Risparmio, riuso, riciclo

Il Campo Lavoro si propone di educare ad una limitazione dell’impronta ecologica.

Il primo e più importante passo in questa direzione è la riduzione dell’utilizzo di risorse ed energia, in un’ottica di risparmio intelligente. L’attore principale del consumismo è colui che compra. Quest’ultimo con le sue scelte è in grado di determinare le politiche del mercato e dei colossi che lo governano: scegliere di acquistare o non acquistare qualcosa è un atto politico, ancor più efficace dei gesti di riutilizzo e riciclo. Il Campo Lavoro si propone di educare ad un atteggiamento critico nei confronti delle scelte di consumo: mi è essenziale questa cosa? Il mio acquisto rispetta le persone che lo hanno prodotto? Rispetta l’ambiente ed il suo delicato equilibrio di ecosistemi?

La nostra società consumistica e sprecona ci spinge a gettare ciò che non funziona più o è fuori moda. Il valore del riuso – così normale presso le generazioni passate – è oggi da recuperare. Il riutilizzo è in grado di instaurare circoli virtuosi, in cui a trarre beneficio sono: l’ambiente, poiché si evita lo smaltimento e quindi l’utilizzo di ulteriori risorse per un nuovo prodotto; i poveri delle terre di missione, che ricevono i proventi di questa ri-vendita; i compratori, che a basso prezzo possono acquistare ciò di cui hanno necessità e che forse non potrebbero permettersi da nuovo.

Solo ciò che non può essere riutilizzato né riparato dovrà essere avviato al riciclo. Un corretto riciclo permette di restituire al Pianeta risorse altrimenti destinate ad esaurirsi. Torna qui il ruolo del consumatore critico, che sceglie beni prodotti con materiali riciclati o riciclabili.


Le tre R di Risparmio, Riuso e Riciclo sono valori anche e soprattutto cristiani, di un Padre che ci ha posto sopra gli altri esseri viventi non quali dominatori dispotici, ma quali custodi responsabili.


La Casa Comune è composta da una rete di numerosi ecosistemi, all’interno dei quali anche il più piccolo anello è essenziale per il mantenimento dell’equilibrio complessivo. Il rispetto di ogni creatura oltre che una questione etica di preservazione della biodiversità, è una necessità per la nostra sopravvivenza nel futuro del Pianeta.


Noi crediamo che le nostre azioni di rispetto della Casa Comune e della dignità umana vadano messe in pratica a partire da noi stessi, dal contesto locale che quotidianamente abitiamo. Questo non significa ignorare quanto accade in ambito globale. In altre parole, il Campo Lavoro propone una visione glocale, secondo lo slogan: «pensa globalmente, agisci localmente». L’informazione su quanto accade nel mondo va a braccetto con l’azione nel proprio piccolo: tra informazione ed azione vi è un legame inscindibile.


Siamo consapevoli che prima di cambiare il mondo occorre cambiare noi stessi.

Quella che anima il Campo Lavoro missionario è una comunità partecipativa e coinvolgente, una community di persone che semplicemente si riconoscono nei valori qui espressi. Di questa fanno parte quindi non solo i volontari impegnati nelle attività del Campo, ma tutti coloro che vi contribuiscono o solo vi si avvicinano.

Il Campo Lavoro è una testimonianza concreta di gioia, condivisione e voglia di collaborare. Tali sentimenti sono il vero carburante del nostro lavoro e da essi dipende la buona riuscita e l’autenticità di tutte le iniziative proposte. Ancora una volta possiamo dire di essere parte di una Chiesa in uscita, che travalica i confini della Chiesa cattolica e si apra alle altre chiese e religioni.

Più in generale il Campo Lavoro promuove l’inclusione e la valorizzazione di ogni tipo di diversità, fondando le relazioni sul rispetto reciproco, sulla fratellanza e sull’equità: tutti siamo umili servitori e abbiamo pari dignità; inoltre, in una società odierna che giudica ed etichetta con leggerezza le persone, la comunità del Campo Lavoro si pone come sfida la comprensione dell’altro ed in definitiva la pace.


Proprio perché ispirata a criteri di equità, l’Associazione Campo Lavoro missionario si fonda su principi democratici ed è dotata di strutture che ne permettano una corretta gestione. Ogni membro della comunità del Campo Lavoro, di qualsiasi grado di partecipazione, ritiene importante svolgere il suo servizio nella chiarezza e nella trasparenza, basate sui valori imprescindibili di legalità ed onestà.


La comunità del Campo Lavoro è aperta e costantemente alla ricerca di sinergie con le altre realtà territoriali ed extraterritoriali che condividano in tutto o in parte i valori e le finalità del nostro operato. È per noi importante fare rete con altre comunità ed associazioni al fine di condividere le fatiche e le gioie tipiche di quanti lavorano per il Bene Comune, la giustizia, l’equità, la lotta alla miseria, l’educazione a nuovi stili di vita.

Tutti i valori espressi finora trovano una concretizzazione nel lavoro, che è impegno, costanza, fatica. Senza questo aspetto tutti gli altri valori rimarrebbero delle idee: belle sì, ma astratte.

La fatica ed il sacrificio che si sperimentano in tutte le attività del Campo Lavoro missionario non sono mai di singole persone, ma sempre condivise. Lo spirito di partecipazione, il gioco di squadra, la voglia di superare i propri limiti, la gioia, spingono i campolavoratori a superare le difficoltà e a trasformarle in opportunità per la propria crescita personale e per la crescita di tutta la comunità del Campo Lavoro.


Nel nostro lavoro c’è spazio per tutti: ogni carisma, ogni talento può davvero trovare un suo spazio operativo; inoltre, in una società in cui ogni cosa deve essere perfetta, noi campolavoratori rivendichiamo il diritto all’errore.

Riteniamo altresì fondamentale estraniarci dalla logica del "si è sempre fatto così", per dar spazio alla creatività delle giovani generazioni. Aspiriamo, in pratica, alla collaborazione e al dialogo intergenerazionale, ove lo slancio innovatore dei giovani sia accompagnato – attraverso un sano trapasso di nozioni – dall’esperienza dei più anziani.


Crediamo che l’efficienza del nostro lavoro sia data dalla passione per il servizio. Ci discostiamo quindi dall’efficientismo. Questa passione pervade tutta la comunità e le permette di crescere e render concrete le idee.


Ancora una volta: comprensione, misericordia, accoglienza, dialogo, pace sono i valori che vogliono ispirarci nel nostro lavoro, gli stessi valori che con impegno e tenacia diffondono i missionari nel mondo.


Siamo consapevoli che prima di cambiare il mondo occorre cambiare noi stessi.


Tutto ha avuto inizio 45 anni fa...

  • Era il 1980 e ad un missionario riminese impegnato in Zambia serviva un trattore. Tornato nella sua parrocchia, a Riccione, ha così riunito un gruppo di giovani volenterosi per dar vita ad un'esperienza unica e geniale. L'idea era semplice: raccogliere ciò che è considerato scarto per dargli nuova vita e raccimolare il denaro necessario all'acquisto del trattore. Fu il primo Campo Lavoro missionario.

    L'esperienza ebbe successo non solo perché si potè acquistare il trattore e portarlo in Zambia, ma anche per la gioia che si era creata in quel primo gruppo di giovani volontari. Un'esperienza così bella doveva assolutamente ripetersi almeno una volta all'anno!

    Nei primi anni il Campo consisteva nella sola raccolta di materiali che venivano avviati alla filiera del riciclo. Con la vendita di questo materiale a peso si riusciva a raccogliere il denaro per aiutare i missionari. Presto all'attività di raccolta e rivendita dei materiali si affiancò quella dei mercatini dell'usato: un'altra brillante idea per ridar vita alle cose e raccogliere più soldi per i missionari della nostra Diocesi. Inoltre i mercatini erano, e sono tutt'ora, l'occasione per fare acquisti a basso prezzo anche per le persone e le famiglie in stato di povertà nel nostro territorio.

    Una solidarietà, quella del Campo Lavoro missionario, in continua crescita. L'esperienza riccionese raggiunse ben presto anche Rimini. Poi fu la volta di Villa Verucchio e Bellaria. Da ultimi si sono aggiunti i campi di Cattolica e Santarcangelo. Tanti altri campi locali, inoltre, sono nati e cresciuti nel tempo, raggiungendo tutti gli angoli della Diocesi.

    Nel tempo il Campo Lavoro missionario ha sentito anche la necessità impellente di uscire dalla cornice della due giorni annuale di grande raccolta e mercatini: le tematiche della solidarietà, della pace, della cura per l'ambiente non potevano restare confinate in un weekend all'anno. Nacquero allora i primi progetti educativi per le scuole e il progetto culturale per tutta la cittadinanza, che a tutt'oggi caratterizzano l'esperienza del Campo Lavoro. Progetti nelle scuole d'infanzia e primarie, incontri con i ragazzi delle scuole medie e superiori e dei gruppi parrocchiali, serate di spettacolo teatrale o di incontro di missionari, sfilate e mercatini per promuovere l'economia circolare... e tante altre iniziative che ci vedono "in campo" 365 giorni l'anno.

    Infine, dal 2014 il Campo Lavoro missionario è diventato Associazione, dotandosi di uno Statuto e di propria autonomia.

    Il trattore acquistato anche grazie al primo Campo Lavoro
    Don Marzio sulle strade dello Zambia con l'inseparabile fuoristrada
    I primissimi campi lavoro a Riccione
    I primissimi campi lavoro a Riccione
    Non solo Zambia: altre missioni beneficiano del sostegno del Campo
    Non solo Zambia: altre missioni beneficiano del sostegno del Campo


  • Organizzazione di volontariato

    L'Associazione Campo Lavoro missionario è un'organizzazione di volontariato (ODV), ai sensi del Codice del Terzo Settore (D. Lgs. 117/2017). È regolarmente iscritta al RUNTS al numero 79537.

    L'Associazione Campo Lavoro missionario opera senza scopo di lucro. In quanto ODV, è fondata prevalentemente sul lavoro volontario dei propri associati al fine di svolgere attività di utilità sociale. Le finalità sono quelle indicate nella Mission dell'Associazione ed elencate nello Statuto.

    L'Associazione è governata dall'Assemblea dei soci, dall'Organo di Amministrazione e dal Presidente, i cui ruoli sono definiti all'interno dello Statuto. Inoltre, per lo svolgimento delle attività, il Campo Lavoro missionario è dotato di una propria struttura operativa.

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