Grazie all'opera di don Vaccarini (Il Corriere di Rimini, 24 marzo 2007)

"In Albania c'è bisogno di tutto, occorre aiutare le persone a svilupparsi, ad uscire dalla cappa sotto cui sono state tenute da 50 anni di regime". Don Giuseppe Vaccarini ha fondato e retto per dieci anni la missione diocesana di Kukove-Berat in Albania, dando vita alla piccola comunità cattolica che ora è passata sotto la guida del fratello don Giovanni, anche lui missionario. E proprio la missione di Berat sarà tra quelle che riceveranno i fondi raccolti con il Campo Lavoro allestito alle Celle. La rivendita degli oggetti usati donati dai riminesi aiuterà a portare avanti i progetti iniziati da don Giuseppe durante la sua esperienza missionaria albanese.
"Io ho lavorato dall'inizio per la nascita della missione in Albania - racconta il sacerdote oggi parroco del Sacro Cuore di Gesù a Miramare -. La Diocesi la aprì per aiutare la chiesa albanese. Sono rimasto a Berat per dieci anni."
La missione si trova in un territorio estremamente povero, in cui la popolazione ha ancora bisogno di sostegno. "Molte famiglie sono in situazione d'emergenza. C'è bisogno di aiutare lo sviluppo e non solo di fornire assistenza. L'aiuto si concretizzerà anche in forme poco appariscenti ma fondamentali: abbiamo avviato da anni corsi di sartoria che hanno coinvolto migliaia di donne, sono stati aperti laboratori artigianali, nel 1998 è nata una cooperativa che riunisce gli abitanti".
L'opera dei missionari riminesi ha consentito di aiutare anche i giovani e, per la prima volta, i disabili, in passato lasciati ai margini della società. "Abbiamo aperto un centro giovanile per i ragazzi delle periferie degradate - continua don Vaccarini -. Nel 1999 è nato il centro per i disabili, con un centro diurno e un servizio di accompagnamento che è riuscito a coinvolgere recentemente anche le associazioni e le istituzioni albanesi".